Le domande aperte nel colloquio di selezione sono quelle che rimangono volutamente un pò vaghe e lasciano al candidato il compito di decidere come strutturare la risposta. L’obiettivo del recruiter è vedere come ti presenti, cosa scegli di raccontare e come strutturi la risposta. Un classico è la domanda “Mi parli di lei” che può essere declinato in altri modi:
- Ci racconti del suo lavoro…
- Vorremmo capire quali sono le sue esperienze…
- Si vuole presentare…
Come affrontare le domande aperte nel colloquio di selezione
Preparati, non con discorsi preconfezionati ma analizzando bene cosa cerca l'azienda
Arrivare preparati vuol dire aspettarsi domande di questo tipo e rifletterci in anticipo. Eviti cosi d’improvvisare sul momento, con il rischio di agitarti e parlare in modo confuso. Ma studiarti a tavolino una risposta, da ripetere ogni volta in modo meccanico, risulta artificioso per chi ti ascolta e innaturale per te. Più utile, prima di ogni colloquio, analizzare bene cosa cerca l’azienda e sfruttarlo nella risposta. Facciamo un esempio per capire meglio.
Situazione tipo: Nell’annuncio di lavoro si parla di una figura amministrativa che dovrà relazionarsi molto con filiali all’estero. A colloquio per quella posizione, per rispondere alla domanda “mi parli di lei”, parlerai dell’esperienza che hai in amministrazione chiarendo che hai lavorato per lo più in multinazionali oppure che hai una buona conoscenza dell’inglese e che il tuo obiettivo professionale è poter comunicare con diverse nazionalità.
Conclusione
Quando in un colloquio di lavoro ti chiedono di presentarti sfrutta l’occasione per mettere in luce qualcosa di specifico che ti collega a quella posizione professionale/realta’ aziendale in modo chiaro, sintetico e coerente. Puoi concludere la tua presentazione illustrando l’obiettivo che vuoi raggiungere in un nuovo lavoro.
Un’altra strategia è strutturare la propria presentazione come un racconto come trovi in questo post https://www.nadiabarbati.it/blog-detail/post/215203/come-gestire-la-presentazione-iniziale-del-colloquio-di-lavoro-sfrutta-il-potere-del-racconto