Il detto dice: “fretta cattiva consigliera” e a volte lo noto nei clienti che seguo in consulenza di carriera. E’ normale che quando ci si avvicina ad un cambiamento (per volontà o necessità) si vuole arrivare presto al risultato. E si cerca di “risparmiare tempo”.
Questo però può comportare dei rischi, soprattutto in alcune fasi della ricerca del lavoro.
Vediamo in particolare due momenti in cui è bene dedicare un po' più di tempo.
La definizione dell’obiettivo professionale: cosa cerchi davvero?
Presi dall’ansia di trovare nuova occupazione può capitare d’inviare tanti CV, a volte dicendosi “va beh proviamoci”. Non necessariamente è una strategia che porta a risultati.
Se nella candidatura non è ben chiaro cosa ti spinge a candidarti difficilmente avrai un contatto. Oppure rischi al colloquio di selezione di trovarti in difficoltà su certe domande come “cosa ti ha spinto a candidarti?”.
Spesso a convincere di più è la sicurezza con cui comunichi le tue motivazioni, la coerenza dei tuoi obiettivi, la consapevolezza di quello che sai fare e dove/come vorresti agire professionalmente.
Ecco che dedicare prima un po' di tempo a riflettere su questi aspetti può aiutarti quando la candidatura entra nel vivo. Ed ecco perché consiglio sempre di non farsi scrivere interamente CV e pagina Linkedin da altri o dall’intelligenza artificiale.
La personalizzazione del CV: ad ogni annuncio la sua modifica
Pensare di avere un CV che vale per tutte le candidature è controproducente. Anche nel caso in cui ti stai candidando sempre e solo per un ruolo ben preciso ogni annuncio di lavoro avrà delle sfumature diverse. Per esempio:
- il tuo ruolo può essere definito in modo leggermente diverso
- una realtà potrà apprezzare un approccio più dinamico/relazionale e un’altra un’attenzione all’analisi
- un’azienda potrà chiedere una specifica informazione che non era stata menzionata in altri annunci.
E’ utile quindi dedicare qualche minuto in più all’attività di candidatura, verificando cosa è richiesto nell’annuncio e se quell’informazione è ben evidenziata nel tuo CV. Qui l’intelligenza artificiale dà una grande mano: allega il testo dell’annuncio e il tuo CV e chiedi se c’è allineamento o se dovresti modificare qualcosa nel CV (assicurati però di farlo a modo tuo, con le tue parole per mantenere autenticità).
In questo articolo trovi altri aspetti da analizzare prima d’inviare il curriculum: https://www.nadiabarbati.it/blog-detail/post/196745/
Conclusione
La fase di cambio lavoro è sicuramente impegnativa ma farlo senza consapevolezza, non badare troppo ai dettagli o delegare attività per risparmiare tempo paradossalmente può portare ad allontanarti dal tuo obiettivo.