Quando a inizio colloquio ti viene chiesto di presentarti una reazione spontanea che potresti avere è quella di riassumere il tuo CV. Ti trovi così a esporre la tua esperienza come una serie cronologica di fatti:
“Ho conseguito la laurea nel 2005 in …
L’anno successivo il mio primo lavoro è stato in uno studio di …
Due anni dopo ho assunto il ruolo di …”
Non è certo sbagliato ma così non aggiungi nessuna informazione a quanto già espresso nel curriculum. Inoltre perdi l’occasione di stimolare la curiosità e l’attenzione dell’interlocutore.
In un altro articolo ho parlato di come rispondere alle domande stile “mi parli di lei” trovando agganci tra la nostra esperienza e la realtà aziendale che si sta incontrando a colloquio. https://www.nadiabarbati.it/blog-detail/post/214626/come-rispondere-a-mi-parli-di-lei:-guida-pratica-alle-domande-aperte-nel-colloquio
Ora ti suggerisco un’altra modalità che puoi sfruttare ed è quella del RACCONTO
Cosa vuol dire usare il racconto per presentarsi?
Significa parlare di quello che abbiamo fatto e vissuto nell’esperienza lavorativa delineando un percorso, chiarendo il perché di alcuni accadimenti, la motivazione alla base di certe scelte, dove ci hanno portato le esperienze e dove vogliamo dirigerle nel futuro. Come in un racconto si illustra il percorso professionale nella sua evoluzione, da una fase iniziale ad oggi. Vediamo un esempio:
“Ho scelto di laurearmi in Economia per la mia passione per i numeri che mi ha portato a specializzarmi nel ramo dell’analisi.
Ho iniziato quindi come Junior Analyst dei dati di vendita.
La curiosità per altre tipologie di analisi mi ha spinto ad approfondire l’area del controllo di gestione.
Ora vorrei ulteriormente specializzarmi in questo ambito per questo sto valutando un cambio lavorativo”
Quindi nel racconto il percorso lavorativo deve essere per forza lineare e in crescita?
No, un percorso lavorativo può aver avuto interruzioni o cambi di rotta anche importanti. E la forma del racconto ti agevola nel chiarire le motivazioni alla base di quello che è accaduto, il perché di certe scelte e cosa ne hai tratto. Vediamo un altro esempio:
“La mia esperienza lavorativa più significativa si è svolta nell’ambito della comunicazione.
Nel 2019 per un anno ho vissuto all’estero, un’esperienza che ho sempre voluto fare anche se ha richiesto di doversi adattare a ruoli diversi, anche al rientro. Ora torno alla comunicazione con maggiore flessibilità e apertura mentale grazie a queste esperienze”.
Quali sono quindi i vantaggi dell’usare il racconto?
Questa modalità, oltre a essere più dinamica, ti permette di:
- trovare una chiave di lettura del tuo CV,
- esporre con sicurezza le tue scelte,
- trarre dalle esperienze insegnamenti da sfruttare.
Conclusione
Raccontando cosa hai fatto nel lavoro come un percorso guidi chi ascolta a comprendere i perché alla base e puoi raccontare le varie tappe senza giustificarti.